Risolto positivamente il contenzioso con l’appaltatore della copertura dei parchi carbone; Terminal Alti Fondali passa progressivamente da Italiana Coke a Funivie
Genova. Approvati i bilanci, al 30 giugno 2016, di Italiana Coke e Funivie Spa, le aziende savonesi del gruppo Ascheri.
Il bilancio di Italiana Coke chiude con ricavi per 86 milioni di euro con EBTDA positivo. I soci hanno approvato la perdita di 10 milioni, coperta da riserve pregresse, e causata principalmente dagli ammortamenti dovuti agli importanti investimenti per ambientalizzazione e manutenzione effettuati negli anni scorsi. “Nonostante la crisi – ha detto l’amministratore delegato delle due società Paolo Cervetti – una situazione di mercato complessa e il naturale irrigidimento del sistema finanziario, Italiana Coke prosegue nel rilancio delle attività e nella ristrutturazione della filiera, nonché nei programmi di investimento previsti. L’azienda, prima e dopo l’omologa del 3 ottobre, ha infatti assicurato la regolarità nei pagamenti di stipendi e fornitori, l’approvvigionamento continuo delle materie prime e il mantenimento dei volumi di vendita.”
Nel corso dell’assemblea di bilancio Cervetti ha anche informato che per Funivie si è risolto il contenzioso relativo all’appalto di costruzione della copertura dei parchi carbone di Bragno. Per ridare avvio ai lavori nella primavera del 2017 la società sta rimodulando il supporto finanziario che il gruppo Carige aveva a suo tempo strutturato e effettuando le pratiche amministrative necessarie in piena collaborazione con il Ministero dei Trasporti e l’amministrazione di Cairo Montenotte guidata dal sindaco Fulvio Briano.
Il bilancio di Funivie Spa presenta ricavi per complessivi 11,4 milioni, una perdita di 1 milione circa e un EBTDA ancora negativo. “Seppure in sensibile miglioramento rispetto al precedente esercizio, dove pesavano gli accantonamenti per il piano concordatario di Italiana Coke – dichiara Cervetti – la società perde ancora, sia per il naturale decremento del contributo del Ministero dei Trasporti, sia per i quantitativi spostati, ancora al di sotto delle potenzialità del sistema. Le rinfuse nere trasportate dall’infrastruttura, infatti, circa 620 mila tonnellate nel 2016, si sono ridotte di quasi 170 mila tonnellate a causa della crisi del settore, anche se i quantitativi movimentati per Italiana Coke sono rimasti costanti. Funivie è un servizio pubblico – ha proseguito l’ad – e insieme con TAFS (Terminal alti fondali Savona) ha caratteristiche operative e ambientali uniche in Europa. Ha tuttavia un costo fisso di gestione difficilmente comprimibile e la convenzione ministeriale del 2007, basata su prospettive di crescita rilevanti, appare oggi datata: allora davano in grande progressione il mondo del carbone e i suoi comparti di riferimento, energia e cemento, mentre la situazione odierna è fortemente mutata.” Cervetti ha concluso informando che per razionalizzare la filiera e rafforzare il patrimonio di Funivie, nell’esecuzione del piano di continuità, Italiana Coke trasferirà progressivamente le quote del terminal savonese TAFS a Funivie, consolidando ulteriormente il processo sinergico in corso, nell’attesa che alcuni segnali di ripresa del mercato diventino stabili.
ufficio stampa gruppo Italiana Coke
stampa@gruppoitalianacoke.it